Potendo, li avrei salvati. Tutti i racconti by Leonard Michaels

autore:Leonard Michaels [Michaels, Leonard]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Racconti;Leonard;Michaels;Potendo;Salvati;Racconti;Tutti;Collected;Short;Stories;Fictions;National Book Award
editore: Racconti edizioni
pubblicato: 2023-11-14T23:00:00+00:00

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1 In italiano nel testo.

da To Feel these Things (1993) e A Girl with a Monkey (2000)

Luna di miele

Un’estate, in un albergo sui monti Catskill dove la gente andava a passare la luna di miele, vidi una giovane donna che si chiamava Sheila Kahn innamorarsi del suo cameriere. Si era sposata qualche ora prima, in città. Era la prima sera che cenavano lì. Il cameriere le si chinò accanto e le domandò se voleva il pollo o la bistecca. Lei lo fissò con due grandi occhi tristi. Suo marito disse: «Sheila?». Tre altre coppie allo stesso tavolo, tutte appena sposate, guardarono Sheila come se aspettassero chissà quale risposta. Lei restò immobile come un manichino.

Il cameriere, Larry Starker, un uomo alto con gli zigomi da scandinavo e gelidi occhi grigi, veniva ritenuto così bello da essere pericoloso. In effetti aveva lavorato come modello per le copertine dei tascabili economici, dove era comparso vestito da barbaro teutonico sul punto di molestare una figura femminile seminuda che gli giaceva ai piedi, con le mani legate e fremente di terrore misto a piacere. Lo avevano raffigurato altresì incatenato a un palo, mentre guardava avvicinarsi una regina delle pin-up vestita di pelle e con la frusta. Il vero Larry Starker, però, a ventidue anni, non sapeva nulla di quell’erotismo così esotico. Aveva completato il primo anno della scuola per dentisti e sperava, un giorno, di aprire uno studio a Brighton Beach, dove era cresciuto giocando a handball coi vicini. Come tutto il resto del personale di sala, lavorava per pagarsi i libri e le tasse universitarie.

Io avevo diciotto anni e aiutavo Larry a sparecchiare. Era il mio primo lavoro in un posto come quello. Le tre estati precedenti avevo lavorato in una topaia dove, al di là dei pasti abbondanti e di un lago con una barca a remi, c’erano ben poche attrazioni e quelli del personale di sala dormivano in due nello stesso letto. I mariti arrivavano il fine settimana, aprivano un tavolo sul prato e giocavano a pinnacolo, ignorando le donne e i bambini che erano venuti a trovare. La mia famiglia passava tutte le estati in un posto del genere, e mio padre era uno dei giocatori di pinnacolo. Non mi portò nemmeno una volta a caccia o a pesca, come ogni papà americano, ma del resto non ci andava mai, a caccia o a pesca. L’unico posto dove mi portò fu dallo scalpellino, una domenica pomeriggio, quando andò a ordinare la propria lapide.

Come aiutante di Larry sparecchiavo, versavo il caffè, servivo il dessert e poi apparecchiavo di nuovo per il pasto successivo. Tra la colazione e il pranzo c’era un’ora di pausa che passavamo tutti a sonnecchiare nella camerata dove alloggiavamo o seduti su quei letti angusti a scrivere lettere a casa. Tra il pranzo e la cena la pausa durava due ore e mezza. Alcuni di noi combattevano il caldo del pomeriggio dormendo, altri passavano il tempo a leggere, e altri ancora giocavano a carte, a handball o a basket, oppure andavano a nuotare.

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